domenica 18 ottobre 2015


L’ho sempre pensato: se nella vita ti capita di incontrare la persona giusta allora sono un altro paio di maniche. Un po’ come nascere con la camicia. E’ tutta un’altra storia, ma lo è pure se invece questa fortuna non ce l’hai. A quel punto la strada diventa più ardua, perché, per quanto una persona possa accontentarsi di ciò che la vita gli riserva, ciò non toglie che nel profondo avvertirà sempre una spinta a risalire la corrente e buttarsi anima e corpo nella ricerca di qualcosa d’altro. Le anime affini esistono. Si chiamano, si rincorrono, si cercano, e la loro ricerca reciproca è qualcosa di talmente naturale che non si avverte mai tensione. Semmai è una questione di vibrazioni impercettibili e armoniche. L’affinità è una musica che bisogna saper riconoscere. E ascoltare. Esiste una chimica perfetta del corpo e anche della mente. Ma forse, come diceva Marai, il mondo per andare avanti ha bisogno di tutt’altro, di una specie di tensione evolutiva, di equilibri costantemente messi alla prova, distrutti e ricostruiti all’infinito. Forse per tutto il resto, ma non per l’amore secondo me. Nell’amore non esiste nessun equilibrio perfetto, nessuna via di mezzo. Esiste la verità o la menzogna. Bisogna solo allenare gli occhi, perché spesso la menzogna calza perfettamente gli abiti della verità.L'amore quello vero, è roba per coraggiosi. E' solo per chi sa aspettare. E sono davvero pochi quelli capaci di accogersi che sotto un fuoco spento, a volte, restano braci incandescenti. 
Sandor Marai - Le braci



Gli anni più vivi di me gli anni in cui amavo e sapevo di essere amata gli anni universitari Pisa-Firenze Firenze-Pisa, gli anni in cui facevo l'amore in macchina, che dormivo nelle stazioni dopo i concerti, che ballavo sulla spiaggia e conoscevo le costellazioni gli anni in cui sapevo che la mia vita sarebbe stata una casa col camino una tisana un libro e un cane.