domenica 7 ottobre 2012


"Non bisogna avere paura di lasciare perchè tutto quello che conta non ci lascia mai."

Sto seriamente analizzando questa frase di Bisotti. . .
non riesco ancora a capire se è un pensiero particolarmente egoistico o profondamente vero!

Forse dipende tutto dal contesto.





3 commenti:

  1. Mi permetto di esprimere una mia piccola riflessione anche banale su questo pensiero. Le cose importanti non ci abbandonano mai perchè ci appartengono, possiamo perderle, dimenticarle o allontanarle ma qualcosa di loro rimane sempre dentro di noi per il piacere o il bene che gli abbiamo voluto. Allego un brano di Hesse per illustrare meglio la mia riflessione: "...la breve quintessenza di ogni arte di vivere e di ogni dottrina della felicità, è la massima "Ama il prossimo tuo come te stesso"; che fra l'altro compare già nel Vecchio Testamento.Uno può amare il prossimo meno di se stesso - allora è l'egoista, l'affarone, il capitalista, il borghese, e per quanto accumuli denaro e potere non avrà un cuore lieto, e le più delicate e preziose gioie dell'anima gli saranno precluse.Oppure uno può amare il prossimo più di se stesso - e sarà un povero diavolo pieno di complessi d'inferiorità, bramoso di amare ogni cosa e tuttavia pieno di rancore e di autoflagellazione, e vivrà in un inferno che lui stesso si riscalderà ogni giorno.Invece l'equilibrio dell'amore, il saper amare senza restare in debito da una parte o dall'altra, questo amore per se stessi che non è rubato a nessuno, questo amore per l'altro che non castra e violenta il proprio io!
    Il segreto di ogni felicità, di ogni beatitudine è contenuto in questo concetto.
    E se si vuole lo si può rigirare dalla parte indiana e dargli questo significato: ama il prossimo tuo, perchè è te stesso!, una traduzione cristiana di "tat twan asi". " In ultima analisi il pensiero di Bisotti è sia profondo sia egoistà perchè è l'amore ad essere egoista. Vediamo nell'oggetto che ci appartiene un riflesso di se stessi, una parte di noi, della nostra anima che rimane sempre nostro anche quando sembra lsciarci.

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  2. Attribuiamo al concetto di "lasciare" subito un significato legato all'amore che può nascere tra due persone. Io penso che si possa lasciare, nel senso fisicamente, anche un luogo, un oggetto o un animale... ma è lui che non ci lascia mai e cosa più importante che ci ritrova. Puoi lasciare anche un accappatoio in un armadio in un'altra casa...ma il giorno che te lo riporteranno e che ti farai la doccia non ti avvolgerai solo in lui ma anche in un milione di ricordi. Per quanto riguarda l'amore tra due persone, ci sto ancora pensando! Ma sicuramente, sia che l'amore provenga dall'amicizia che da un amore passionale e quindi sessuale... è sbagliato attribuire l'amore all'egoismo o alla possessione. Una persona non ti appartiene, un oggetto si, ma una persona no... ma nemmeno tuo figlio ti appartiene eppure è praticamente parte di te...è te stesso. Qui scatta l'equilibrio di cui sopra!!

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  3. Il termine "appartenere" forse è un pò forte, ma non lo intendo con un significato dispregiativo inteso a limitare la libertà dell'individuo, è un pò come il filo rosso giapponese che lega i mignoli degli innamorati. L'amore di un animale come ad esempio di un cane è il più sincero esempio di appartenenza. Lui ama il padrone e gli appartiene così come i figli apparterranno sempre ai genitori anche quando le strade della vita prenderanno vie diverse. Acquista un significato crudele qundo diventa ossessione per una persona od un oggetto, lo zhair del "chiodo fisso", pensiero malato che purtroppo si trova spesso nelle cronache dei giornali.

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